17 Ottobre 2024

Italy Progress Index 2024: l’elettrico lascia l’Italia scettica cresce solo il numero delle colonnine ma con poche auto da ricaricare

Nei primi 9 mesi del 2024 il processo di elettrificazione in Italia è andato avanti a singhiozzo, con rallentamenti e risultati lontani dalle aspettative. Questa la fotografia fornita dall’Italy Progress Index* di Quintegia che – mettendo a sistema l’andamento delle infrastrutture di ricarica, delle immatricolazioni e del parco circolante veicoli elettrici – descrive una situazione complessa e che non ha avuto un andamento fluido e crescente. Tradotto in numeri: 42,2 punti su 100 nel mese di settembre 2024.

Tra le tre componenti considerate nel calcolo dell’Indice — parco circolante BEV, immatricolazioni BEV e infrastrutture di ricarica elettrica — l’unico dato positivo è rappresentato dalla crescita costante delle infrastrutture. L’analisi territoriale evidenzia come la forbice dei dati oscilli da 71,2 punti su 100 per il Sud e le Isole, fino ad arrivare a 90,2 punti per il Nord-Ovest.

Al contrario, il punteggio relativo al parco circolante BEV è in calo, con un trend che ha riportato i livelli al di sotto di quelli di gennaio 2024. Per quanto riguarda le immatricolazioni, dopo un trend in costante calo, ad eccezione del mese di giugno, a settembre si registra un leggero recupero. Tuttavia, i risultati ottenuti rappresentano meno di un quarto del necessario per raggiungere gli obiettivi prefissati.

“L’indice è uno strumento in grado di misurare come e con quale velocità il nostro Paese si sta avvicinando al traguardo fissato al 2030 (che prevede 6,6 milioni di veicoli elettrici BEV e PLUGIN circolanti – fonte PNIEC).
L’analisi dei primi 9 mesi del 2024 descrive un percorso con il freno a mano tirato. Difficile stabilire le cause di un simile risultato e complesso capire se l’Italia non voglia l’elettrificazione, non sia pronta o ci siano cause endemiche. Unica certezza è che per raggiungere i propri obiettivi, il Paese dovrebbe accelerare notevolmente la rapidità nella crescita dell’utilizzo delle auto elettriche e incrementare la presenza dei punti di ricarica” dichiara Nicola Pasqualin Senior Researcher & EV Expert, E-commerce di Quintegia.

Immatricolazioni
Nei primi 9 mesi del 2024 le immatricolazioni BEV sono state poco meno di 48.500, in crescita solo del 5,3% e con una quota di mercato ferma al 4,0% (+0,1 p.p. vs 2023). Si è registrato un picco solo nel mese di giugno, dovuto alla presenza degli incentivi sull’acquisto. Situazione molto inferiore alla media dell’Unione Europea, pari al 12,6% e anch’essa in calo rispetto al 2023 (-1,3 p.p.) [Fonte: Acea].

Parco circolante
Il parco circolante replica quanto accaduto per le immatricolazioni: una discesa costante seppure con una minore velocità. Rispetto allo stesso periodo del 2023 si registra un calo di 6 punti che porta ad un risultato di 31,4 su 100. Una battuta d’arresto nel calo si è verificata, anche in questo caso, a giugno, per poi invece lasciare spazio, nei mesi di luglio e agosto, alla decrescita. Attualmente il parco circolante BEV conta circa 262.000 unità.

Infrastrutture di ricarica
Continua la crescita costante delle infrastrutture di ricarica, anche se la velocità di installazione è leggermente diminuita perché il parco circolante resta minimo e sottodimensionato rispetto alla rete di ricarica già installata. Dal punto di vista geografico, il maggior punteggio è stato conquistato dal Nord Ovest. In totale sulla Penisola, secondo l’ultimo aggiornamento di giugno 2024, ci sono poco meno di 57.000 punti di ricarica, dei quali il 18,55% è in corrente continua (DC) [Fonte: Motus-E].

*L’indice è una analisi quantitativa e prende in considerazione tre componenti:

  • il parco circolante BEV**
  • le immatricolazioni BEV trimestrali**
  • le infrastrutture di ricarica elettrica, quest’ultime valutate sia per diffusionesia per potenza di erogazione**

**elaborazioni Quintegia su dati ACI, Motus-E e MIT