All’inizio dell’anno, il settore automotive italiano ha testimoniato una riduzione del 7% dei punti vendita rispetto al 2023. Questo dato emerge dal Dealer Network Study, studio realizzato da Quintegia che ha analizzato la situazione di 31 tra i più importanti brand automobilistici presenti sul mercato in Italia.
Esaminando l’impatto delle recenti tendenze sulle strategie produttive, il DNS ha delineato come questi elementi stiano modellando il mercato automobilistico italiano.
Impatto sulle reti di vendita e assistenza
I dati aggiornati a gennaio 2024 mostrano come il settore automotive abbia visto una marcata riduzione nel numero di imprenditori attivi, ora a 776 e in calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023. Flessione significativa, del 15%, anche per le ragioni sociali, che ha portato il numero totale sotto le 1.000 unità. Questi cambiamenti sono il risultato di una riorganizzazione delle reti, che favorisce una maggiore concentrazione di attività imprenditoriali a scapito delle realtà più piccole e di quelle non multi-brand intra-gruppo.
A testimonianza di questa tendenza i dati relativi ai mandati e ai punti di vendita franchise osservano un calo più contenuto, sintomo che le case automobilistiche stanno optando per una concentrazione delle attività di vendita in meno mani, cercando di mantenere una copertura territoriale il più ampia possibile.
Le analisi mostrano una contrazione simile anche nelle reti autorizzate di assistenza, dove i costruttori sono orientati a concentrare sempre di più il business nella rete primaria. Qui si evidenzia un trend negativo del 10% rispetto al 2023 sia per quel che riguarda gli imprenditori, ora circa 1.900, che per la ragioni sociali, poco più di 2.200.
Evoluzione del portafoglio marchi
L’analisi del portafoglio di brand rappresentati dagli imprenditori rivela un’interessante evoluzione. All’inizio del 2024, circa il 40% degli imprenditori rappresenta esclusivamente un marchio, una diminuzione rispetto al 54% del 2015. Parallelamente, è cresciuto il numero di imprenditori che rappresentano marchi di costruttori diversi. Altro dato in costante crescita è la media di marchi rappresentati per imprenditore ora a 2,83 contro i 2,00 del 2015; questo indica una tendenza verso una maggiore diversificazione dovuta anche alla presenza di nuovi marchi sul mercato.
Distribuzione territoriale
La distribuzione territoriale dei punti vendita mostra una marcata disparità nella penisola. Sono 12 le regioni con almeno 100 insegne nel territorio e di queste, quasi la metà – 5 – si trovano al nord, con Toscana, Lazio e Sicilia a distinguersi nel centro-sud. Più nello specifico, oltre la metà dei punti vendita ha sede nelle regioni settentrionali, con la Lombardia che spicca rispetto alle altre regioni.
Il settore automotive in Italia sta attraversando una fase di trasformazione significativa, con una tendenza alla concentrazione sia nell’attività di vendita che in quella di assistenza. Questo scenario impone alle aziende del settore di adattarsi a un mercato in evoluzione, ottimizzando le strategie per un’efficacia commerciale rinnovata. Le imprese devono considerare queste tendenze per pianificare con successo il futuro in un contesto di mercato altamente competitivo.
Puoi trovare lo studio Dealer Network Study ed altri contenuti Quintegia sul nostro e-commerce: shop.quintegia.it