Lo scorso novembre a Zhuhai, località nel sud della Cina vicino a Hong Kong e Macao, la CADA (associazione dei dealer auto in Cina) ha riunito i concessionari da tutto il Paese per una convention improntata su due filoni principali: lo sviluppo di una relazione di fiducia tra case e concessionari e la spinta verso l’innovazione nel settore.
Sono entrambi aspetti molto delicati in un mercato che, abituatosi a tassi di crescita imponenti grazie a una crescita del PIL pari al 9%-10% annuo, si trova ora in una realtà di nuova normalità definita “a crescita medio-bassa” con incremento del PIL atteso vicino al 6%.
Si tratta di un valore ottimo se letto con parametri occidentali ma che incute timore agli operatori del settore locali. Quintegia ha partecipato alla convention, consuetudine ormai radicata da diversi anni – presenti quest’anno Leonardo Buzzavo e Luca Montagner – durante la quale le case auto e i concessionari hanno siglato un’intesa per affrontare con spirito collaborativo i principali nodi del rapporto di filiera.
I concessionari, con percentuali significative di operatori ora in perdita, sono infatti preoccupati della nuova proporzione tra crescita di mercato e investimenti effettuati, soprattutto considerando la scarsa attenzione alle altre aree di business della concessionaria come usato e servizi che oggi sono diventate fondamentali.